Le terre del Duca Federico

L’anticiclone Ciclope regala serate calde con tramonti dorati in questi giorni. Cosa c’è di meglio del vederli da “prospettiva alta”, lasciandosi trasportare dai nostri trespoli? Il venticello serale in faccia, la gente che ti saluta agitandosi laggiù in basso, le colline bucoliche, qualche piccola ascendenza residua che ti ricorda dove sei…

Andiamo che è tardi, ci aspetta un’ora e mezza di relax! Le foto purtroppo non sono perfette, ma rendono comunque l’idea. Decollo dal nuovo Campo di Volo di Urbino-Ca’ Virginia (non ancora ultimato, ma per me equivale al JFK), si vede bene la pista (450 metri), l’area parcheggio con gli hangar in costruzione e l’agriturismo con piscina e SPA.

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Facciamo un bel 180° ed ecco il panorama del vicino Resort con i suoi laghetti nella luce della sera

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Risaliamo il fiume Foglia per poi dirigerci verso Sud seguendo il crinale. La destinazione stasera è la città ducale patrimonio UNESCO: Urbino, la città rinascimentale di Raffaello e del Duca Federico da Montefeltro. Le colline cominciano a dorarsi sia guardando verso il mare…

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…che verso i rilievi

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Le colline si alzano e si comincia a vedere qualcosa di familiare in fondo. Spuntano i campanili della città, gli Appennini si stagliano nello skyline: da sinistra le due vette del Catria e Acuto (1700 m), la vetta piatta del monte Petrano (1162 m, meta di prossimo raid), e la catena del monte Nerone (1525 m) che inizia la cresta appenninica nota coma Alpe della Luna.

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Ed eccoci in città. I torricini del Palazzo Ducale sono imprigionati dalle impalcature del restauro in corso, si riconosce bene il complesso della Rampa (davanti ai torricini), la struttura elicoidale coperta che serviva a far salire i cavalli delle truppe dalle stalle (la lunga costruzione fenestrata sotto gli alberi della città) fin dentro il Palazzo. Oggi termina in alto con il Teatro “Sanzio”.

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Ovviamente a questo punto avrei voluto fare un 180° per fotografare la Fortezza Albornoz che domina la città dall’alto, ma indovinate? Batteria scarica! Vabbeh, sono fortunato, ho la scusa buona per un altro bel giretto serale.

Alla prossima…(devo ricordarmi di mettere in carica la batteria)

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