Il sogno e la realtà a volte…
Ebbene sì, lo devo ammettere, sono vittima di un’ossessione.
Ho fatto un sogno. Come la lunga coda di un aquilone, lo stormo migrava lentamente in un cielo azzurro terso, sorvolando senza fretta paesaggi di rara bellezza, in là e più in là ancora, fino a posarsi in un verde prato di collina contornato da un giallo quasi oro.
E quando le eliche si fermano, per qualche istante rimane solo il fruscio del grano accarezzato dal vento. E poi, solo dopo aver ritrovato le parole la voce torna tra di noi.
E all’improvviso, non so come (finisce sempre così anche nella realtà…), il sogno ci ha scaraventati davanti una tavola imbandita di cose buone, ospitati da non so chi, sotto il porticato di una casetta nel bel mezzo della campagna. Le pareti costruite in sasso biancastro si perdono in tanti piccolissimi archi ornamentali, quasi a formare una moltitudine di minuscole finestre tondeggianti intorno a noi, da dove entra una fresca e profumata brezzolina e tanta luce, tanta luce del sole. E penso: se le finestre sono così piccole, come può entrare tutta questa luce? Alzo la testa, e il tetto è sparito improvvisamente, sono rimasti solo pochi muri intorno a noi…
…continuammo a lungo a godere del buon ristoro, e rammento ancora i chiassosi discorsi e le silenziose emozioni appena vissute di chi è da poco ritornato sulla terra, ricordo bene il volto di tutti voi, sono sicuro che eravamo tutti lì.
Questa notte ho fatto un sogno, ed era proprio così, un sogno che è già realtà.
Sergio
Siamo dei privilegiati : quello che per molti è un sogno stupendo,
per noi è esattamente la quotidianità, quello che ci succede
normalmente.
Evviva!
Conosco Sergio (Piuma Trike) e posso assicurare che non fa uso di stupefacenti. E’ tutta roba sua, un sogno vero se non si fosse capito!!