Nuova ala Grif 3DC per minitrike!
E’ nata la nuova ala Grif 3DC specifica per minitrike, una tredici metri derivata dalla HS14, pensata per aumentare il divertimento e la stabilità anche in leggera turbolenza. Dopo un mese di prove e piccoli perfezionamenti, ecco le prime prove e impressioni.
Tecnicamente il progetto discende dall’ottima famiglia HS (16 e 14 metri quadri), con 1 mq di superficie e 16 cm di apertura alare in meno. Ha lo stesso numero di stecche, 12 + 1 sopra e 4 sotto, ma con trapezio piccolo (come il 14 metri), quindi dedicato a trike con mast corto. Questo comporta più stabilità a terra e soprattutto maggiore escursione dell’incidenza a parità di movimento di barra.
Date queste caratteristiche, che potesse essere più veloce della sorella da 14 mq era scontato, ma il dubbio su quanto si sarebbe allungata la corsa di decollo rimaneva da valutare attentamente perché è sempre facile guadagnare da una parte e perdere dall’altra, così che alla fine il gioco non vale classicamente la candela.
Come dicevamo, il primo prototipo ha volato circa un mese fa, dando subito ottime impressioni, su uno Strike T. Il secondo prototipo, con lievi modifiche in zona tip e lunghezza cavi antidrappo ottimizzata, è stato volato su Strike T (con paracadute Comelli) da piloti di peso diverso (da 60 a 93 kg) in condizioni di aria calma o leggera turbolenza di sottovento.
Dopo una prima serie di voli è stato arretrato il punto di aggancio trike di circa 3 cm. In questo modo l’aggancio si è venuto a trovare esattamente nella posizione usata sulla sorella da 14 mq, indice di una minore deformazione di vela/struttura alare e di un minore svergolamento sotto carico.
Sono stati quindi montati i Vortex Generators sul bordo d’attacco e relativi fili di lana per valutare l’orientamento del flusso in volo (fotografati da un secondo delta dall’alto), misurando lo spazio di decollo in condizioni di aria immobile (e con una bava di coda) con pilota di 60 chili.
RISULTATI
Distanza di decollo sempre compresa fra 25 e 30 metri, con pilota “pesante” solo qualche metro in più rispetto al più leggero, comunque una prova assolutamente positiva.
Rateo di salita quasi “eccessivo”, attorno ai 4 metri al secondo, forse anche merito della nuova elica GT da 130 cm di nuovo disegno.
Velocità di trim 55 km/h, possibilità di scendere sotto i 40 (e non di poco!) con barra contro l’antistallo senza nessun preavviso di stallo grazie anche ai Vortex.
Test velocità con lettura dati GPS su asse pista in andata e ritorno: barra alla pancia (con un certo sforzo per contrastare un ritorno al neutro più che sano) 70 km/h in un senso e 75 nell’altro, con quasi tutto motore dentro e vario a zero. Nessuna tendenza a rollio olandese in questa situazione, perciò velocità teoricamente mantenibile anche a lungo.
Nella pratica lo sforzo per mantenere la barra alla pancia ed il motore urlante che chiede carburante non rendono confortevole questa prestazione, che però rimane comunque possibile. Se ci si accontenta di 60 Km/h (the fabulous sixties!), con poca trazione sulla barra e poco gas si viaggia in prima classe.
Maneggevolezza: maggiore della 14 mq, inoltre la ridotta apertura ed il carico alare oltre i 10 Kg/mq, pur con massa totale ridicola (per un velivolo motorizzato) fanno il loro prevedibile dovere, e si vira col pensiero, cioè con due dita.
Molto efficace la messa in virata ad impulso: un deciso colpo laterale di barra con immediato ritorno al centro e dopo un secondo l’ala esegue il comando docilmente inclinandosi. In virata nessuna tendenza a chiudere, si regola l’inclinazione col cabra-picchia.
L’avvicinamento si compie a velocità di trim, con possibilità di smaltire la quota in eccesso tirando barra; una volta in volo radente la barra può gradualmente raggiungere il contatto con l’antistallo come fosse una 16 mq.
Quindi fugati tutti i dubbi sulla velocità minima e distanze di decollo e atterraggio, comportamento super sano, prestazioni più che dignitose e maneggevolezza senza paragoni.
