Lo Stormo va al Meeting di Primavera
Alla fine una bella giornata al Meeting c’è scappata. Lo Stormo Buonappetito si è radunato la domenica, una bella giornata di sole, un po’ ventosa nella parte centrale, ma abbiamo volato, eccome se abbiamo volato! All’ultimo atterraggio l’orologio segnava le 19.30, dopo un bel giro sulle colline di Chiusi e un pit-stop all’aviosuperficie di Panicarola causa “impellenti bisogni”. Siccome non abbiamo (ancora) problemi di prostata è necessario che vi spieghi come è andata.
Arrivati all’ora di pranzo lo Stormo si dirige deciso verso l’ottimo self-service del Meeting, ma appena varcata la porta ci si presenta una coda di affamati che abbiamo stimato… troppa! Dietro front e via verso il bar–paninoteca-gelateria nella zona espositiva. Come non detto, qui la fila arriva allo stand dell’Aeronautica Militare. Azz, come la sfanghiamo?? Urge un’idea brillante. Qualcuno nota una colonna di fumo che si alza dall’area dietro gli stand espositivi, lato pista. E qualche volta, se c’è fumo c’è anche arrosto. Giriamo attorno all’area espositiva e compare un improbabile accampamento militare pieno di simpatici soldati tedeschi, inglesi, americani, italiani, neozelandesi, dotati di equipaggiamenti vari, mezzi anfibi, jeep Willis, BMW dotate di sidecar, apparati trasmittenti e… bellissime, abbondanti e arrostite salsicce condite con un pentolone di fagioli. E zero fila, praticamente il paradiso dello Stormo! Tra l’altro, uno dei figuranti era vero, Santo Pelliccia, uno dei due combattenti di El Alamein ancora in vita, ormai ultranovantenne, orgogliosissimo dentro la sua bianca divisa “desertica”. Un fisicaccio, magari merito della cura a salsicce & fagioli…
Ecco, per smaltire il delicato pranzo, nel corso del pomeriggio si sono resi necessari diversi passaggi “alla spina” della Lake che, devo dire, ha una storia particolare su cui vale la pena spiegare.
La Lake è l’ottima birra del Lago Trasimeno. Il progetto è partito qualche anno fa dallo stesso Comune di Castiglione del Lago e si è concretizzato in una collaborazione fra aziende locali di produzione delle materie prime e di commercializzazione, come pub e ristoranti, così da accorciare la filiera al massimo. Il Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia ha provveduto ad elaborare otto diversi prototipi, tutti caratterizzati dall’uso di orzo, miele e fagiolina (che è un legume locale di origine etrusca) del Trasimeno. Una vera delizia, una birra artigianale non filtrata, non pastorizzata, rifermentata in bottiglia, che ho scoperto qualche anno fa, proprio qui al Meeting di Primavera.
Ah sì, avete ragione, il Meeting è un evento aeronautico, non una sagra del fagiolo, dunque vi illustro qualcosa anche di questa noiosa attività che ci permette di saltare da un barbecue all’altro.
Tra un’acrobazia e una dimostrazione in volo, compreso l’impressionante “pompiere” CL-415 che sganciava bombe d’acqua e poi tirava su una verticale da far paura, qualche interessante novità si è vista.
Ovunque si presenti, il Minifox fa sempre un capannello di persone, qui al Trasimeno si è presentato con la nuova carena integrale da climi freddi. Come si vede dalla foto, a un noto editore di roba volante ha provocato le convulsioni con grida di sacrilegio, ma secondo me, oltre che esprimere simpatia, con quel musetto e potenziato in esubero dal Cisco – Bull Max, in Germania ne venderanno un botto. Io continuo ad essere convinto che rappresenti l’aereo ideale per accumulare ore di volo subito dopo l’attestato, qualunque scuola di volo dovrebbe possederne uno da noleggiare a fine corso.
Altra novità, la presenza di Thevenot figlio (La Mouette, mica bau bau, micio micio) con un interessante biposto leggero (23 kg senza motore), stiamo parlando di deltamotore ovviamente, patriotticamente motorizzato Polini Thor 250 raffreddato a liquido. Il tutto è ripiegabile per il trasporto, ma siccome non è proprio un moscerino compatto, il motore si smonta in un amen essendo agganciato con un sistema a baionetta alle piastre fissate sul mast. L’ala, che si chiama come il trike, è la Samson da 19 mq che equipaggia anche il BiPiuma e che con quest’ultimo, anche qui al Meeting, ha dimostrato un gran bel volare. Ecco, ho avuto la netta sensazione che questi biposto più o meno leggeri e ripiegabili, niente niente che possano godere di un’ala doppia superficie un po’ meno laboriosa da aprire e un pelo più performante, col fatto che possano fare a meno dell’hangar e con consumi e costi di manutenzione lontani anni luce dai classici biposto/503 o 582… insomma, ci siamo capiti.
Ultima quasi novità, è apparso anche il “nuovo” piccolo Strike nella sua versione in acciaio inox con motorizzazione Corsair Black Devil, un insieme entry level molto interessante, anche dal punto di vista del prezzo.
Settore aerei, la nota dolente.
Allora, immaginatevi di essere un appassionato di libri di avventura e che qualcuno organizza un evento nazionale sui libri di avventura, voi vi avventurate immediatamente e ci trovate tanti appassionati come voi, ma niente libri di avventura, tranne tre che però sono scritti in un’altra lingua. Ci tornereste?
Ecco, al Meeting di quest’anno erano presenti, attraverso i relativi importatori, gli autogiro ELA Aviacion, e gli aerei Sting e Skyleader. Dei prodotti nazionali, sicuramente tra i migliori sul mercato, nulla, vuoto spinto, zero tituli. Va bene che non è possibile presentare novità tutti gli anni e in tutte le fiere o raduni, ma qualcuno dovrebbe spiegare ai nostri nazional-costruttori i principi base di marketing, fidelizzazione al marchio, attenzione verso il cliente che non sia solo l’assistenza post-vendita che, ovviamente, darei per scontata, almeno se si vuole continuare a vendere. Non dico di allestire faraoniche esposizioni, ma un riferimento anche con un solo velivolo rappresentativo, una persona esperta, il contorno di possibili accessori e il relativo merchandising, ci deve essere. A maggior ragione in un meeting come quello di Castiglione, organizzato da (volontari) appassionati piloti, dove gli spazi sono praticamente gratuiti. Io un giretto a Milwaukee per capire come funzionano queste cose, lo farei.
Tanto per essere chiari, a me ha fatto molto piacere andare al Meeting, trovare i costruttori del mio minitrike, dell’ala e del motore, chiaccherare delle novità che bollono in pentola, volarci assieme, perfino di ospitare il velivolo presso lo stand e rispondere alle domande dei curiosi, e come me tutti gli altri dello Stormo, ogni uno col suo differente minitrike. Cari costruttori, pensateci se volete che manifestazioni come il Meeting di Primavera continuino ad esistere.
Pensiero mio personale: si sta’ ricreando il volo ultraleggero puro con i minimali e deltamotori, tutto il resto sarà la nuova ag.