Colazione a 1400… (con un po’ di foto)
Ci sono volte che si partecipa ai raduni, si vedono tanti piloti, amici, si vola due o tre giorni eppure capita di tornare a casa stanchi e con qualcosa che è mancato. Potevo volare fino là, accidenti non ho potuto comprare quella cosa, anche stavolta ero il più lento, vento, sempre vento…
Altre volte la sera telefoni all’amico: “Ti va domani di fare un voletto?” e il mattino dopo fai uno di qui voli dell’anima che per tutto il giorno ti possono cadere i vasi di gerani in testa e sei felice lo stesso. Ecco, ieri è stata una giornata del secondo tipo: appuntamento alle 8.00 al campo, la sorpresa di trovare anche Dario che non vedo da un bel po’, si tirano fuori i delta, dove si va? A fare colazione all’Eremo in cima al Monte Carpegna, atterrando nella pista da sci. Una controllata generale, poche parole per la formazione, d’accordo che scelgo io il tratto per atterrare e si va.
Bello volare all’aperto nell’aria fresca e calma del mattino. Mi giro, Tino è di qua, Dario di là un po’ più alto, donano sicurezza, il panorama è strepitoso: andiamo incontro ai monti con il sole alle spalle, l’aria è tersa, le Rocche di San Marino sorgono alla nostra destra mentre saliamo, cambiamo valle e i castelli arroccati sulle loro creste sfilano sotto.
Auditore e via, Tavoleto e via, Montegrimano e via, Montecerignone e su, si comincia a fare quota,
la nostra meta ci si para lì davanti, maestoso e tranquillo in questa fresca giornata di agosto.
Montecopiolo e su, 1000 metri e su, 1200, Monteboaggine e su, 1300, adesso si vede l’Eremo, e su ancora… Il grande parcheggio della seggiovia ci viene incontro, concentrazione adesso. Scelgo un tratto in leggera salita ma mi accorgo che è troppo vicino a una signora che ha pensato bene di piantare l’ombrellone nel bel mezzo della pista, c’è posto ma è meglio non spaventarla. Tocco un po’ più in alto, in venti metri sono fermo e libero a sinistra, scendo in fretta, appena in tempo per fotografare l’atterraggio di Dario che con la vela da 11 metri arriva bello veloce.
Ma la salita fa il suo dovere e siamo tutti fermi nel silenzio. Un falchetto si alza e viene a controllare i nuovi arrivati.
Ogni volta che vengo qui mi sorprendo a pensare quanto sia curioso che esistano piste da sci a 40 km scarsi dal mare di Rimini, che da qui si vede benissimo laggiù, dietro San Marino. Quando dico che ho imparato a sciare vicino Rimini, ridono tutti!
Bene, il rifugio è aperto, andiamo a fare colazione, un bel cappuccino con la torta alla ricotta è quello che ci vuole, anche se il profumo (porcini?) che viene dalla cucina istiga a peggiori consigli… Cosa volete, siamo sempre parte dello Stormo Buonappetito…
Ma noi (per una volta) duri! Dobbiamo decollare, prua Nord, altra valle, passaggio sopra il sempre bellissimo Forte di San Leo, impossibile non fotografarlo, diretti all’aviosuperficie di Torraccia, Repubblica di San Marino, a vedere chi c’è.
E chi c’è? Davanti a noi atterra il p92 dell’Aero Club Terni dal quale scende Luigi Faiella, proprio lui, l’autore del manuale su cui ho studiato per l’attestatato VDS.
Presentazioni, saluti, invito a venirci a trovare in volo (era appena stato a Urbino in auto per la Festa del Duca), il vento si alza, le turbolenze anche, meglio sbrigarsi. Potremmo tranquillamente decollare dal parcheggio, ma facciamo i bravi, scendiamo fino al raccordo, una sgassata e via nell’aria dell’antica Repubblica diretti in quello stretto corridoio fra la piana e le colline per non interessare il CTR. Adesso si balla davvero, comincia a essere caldo e il vento è sostenuto e al traverso. Faccio più quota e si balla, scendo a cento metri e si balla, ok barra tirata e un po’ di gas e via verso casa, sballonzolando nel basso dei cieli.
E rieccoci al campo. Comincio a smontare e sento un rombo cupo che si abbassa sopra di noi, una sagoma che non riconosco, non è dei nostri, abbiamo ospiti oggi. Si presenta in finale, tocca e mette giù la coda. Un biciclo, abbiamo un biciclo, chissà chi è… Eccolo spuntare, bellissimo, uno stupendo RV7 che infila il ponticello per il parcheggio. Sono una bella coppia, vengono da Como, si fermano all’Agriturismo della pista per visitare le nostre terre. Nuovi compagni di viaggio, che bello, la mattina non poteva finire meglio.
Adesso possono anche cadermi i vasi di gerani in testa.
Ciao. Bei voli, complimenti.
Sarebbe interessante sapere le caratteristiche tecniche di vostri mezzi e magari qualche dato sul viaggio (altezza raggiunta, chilometri…)
Grazie
Ciao Gianni. Eccoti qualche dato.
Mezzi:
– Tre minitrike Strike-T con ali Grif da 14 mq (motorizzato Cors-Air Black-Bull 235 cc), 13 mq (Cors-Air Black-Devil 175 cc) e 11 mq (Vittorazi Moster 185 cc)
– Quota partenza (Campo volo Urbino – Ca’ Virginia) 70 m slm
– Quota massima 1400 m slm poco sotto la vetta del Monte Carpegna
– Velocità di crociera circa 60 Km/h
– Consumi: si va dai 5.5 l/h del Black-Bull ai 3.5-4 l/h degli altri due
– Percorso di 91 Km iniziato alle 8.30 e terminato circa alle 12 causa le due tappe “goderecce”
– Divertimento: tanto!
Ho aggiunto una mappa del percorso a fine articolo.
Ci ritorniamo a pranzo ? A mangiare porcini però !