Trasportare il minitrike
Una delle caratteristiche fondamentali del minitrike è quella di poterlo trasportare in auto ovviamente. Se si tratta di raggiungere il campetto per il volo serale, lo spazio in auto non manca. Ma se si parte per le ferie con tutta la famiglia? Anche il minitrike ne fa parte, basta organizzarsi bene!
Se la famigliola è quella classica di quattro persone, è sufficiente una station wagon o un piccolo monovolume tipo Citroen Berlingo o Fiat Doblò. Estraendo il sedile posteriore centrale, è sufficiente far entrare il carrello in configurazione chiusa dal portellone posteriore, con il ruotino anteriore che andrà ad occupare la “buca dei piedi” centrale. In questo modo la parte inferiore del telaio poggerà direttamente sul pianale, limitando molto l’ingombro verticale e aumentando la stabilità del tutto una volta in marcia. Volendo aumentare la capacità di carico bagagli, personalmente appoggio il carrello nella posizione appena descritta ma direttamente sopra le valige più resistenti, così dal portellone posteriore posso sistemare molti altri bagagli a destra e sinistra del carrello.
Nel caso in cui la famiglia è composta da un numero maggiore di persone, l’uso di un monovolume di grandi dimensioni è obbligatorio. Questi hanno una larghezza esterna di circa 1800 mm e quella interna del bagagliaio di poco sopra i 1500 mm, misure che permettono di sistemare il carrello trasversalmente (le dimensioni del carrello chiuso sono mediamente 150 x 38 x 65 cm) nel bagagliaio lasciando intatti i posti sedile e lasciando ancora spazio per i bagagli. In tutti i casi, ovviamente, è meglio smontare l’elica dal riduttore.
Una possibilità interessante, soprattutto se l’auto è di piccole dimensioni (ma non troppo, altrimenti non si riesce a trasportare l’ala, vedi tabella finale), è quella di caricare il carrello in un apposito box portapacchi fissato sulle barre del tetto. Date le dimensioni ridotte e il peso di circa 25 chili, alzare il carrello fino a
posizionarlo nel box non dovrebbe essere un gran problema, soprattutto con l’aiuto di una seconda persona. Ovviamente all’interno del box il carrello dove essere fissato bene in modo che non possa oscillare durante la marcia. L’uso di un box sulle barre renderebbe possibile il trasporto del carrello con qualsiasi auto, poiché all’interno dovrebbero trovare spazio solamente le ruote posteriori e la tanica/serbatoio, un grande vantaggio. Cari produttori di carrelli minimali, i box esistono già di tutte le dimensioni, fate un pensiero allo studio di un sistema di fissaggio per il carrellino!
Il trasporto dell’ala del nostro minitrike è un momento molto delicato, specie su strade
sconnesse o ad alte velocità, in quanto i tubi del delta non devono essere posti a contatto con superfici dure (barre dei portapacchi), bensì appoggiare su strutture morbide di sostegno. Deleterio è anche l’uso di portapacchi a barre ravvicinate, anche se imbottite, per la instabilità di appoggio e le continue sollecitazioni cui sottopongono la struttura dell’ala.
L’ideale sarebbe sicuramente un bel portadelta, appositamente studiato e costruito, come quello in figura sopra. In alternativa economica si possono utilizzate leggere scalette di alluminio, lunghe circa quattro metri e ben fissate al portapacchi; vale la pena però imbottire adeguatamente le parti metalliche di appoggio, cioè i pioli della scaletta.
A questo scopo un’ottima soluzione è rappresentata dai manicotti di materiale isolante per tubi idraulici. Si trovano dai rivenditori di sanitari/materiale idraulico e si presentano come lunghi cilindri di materiale spugnoso. Esistono di vari spessori ed è bene usare quelli da 3 cm. Si tagliano in segmenti lunghi come i pioli della scaletta e quindi longitudinalmente per poterli avvolgere attorno ai pioli; infine si fissano usando le fascette da elettricista. Voilà, il sistema di trasporto è completo e sarà costato circa ottanta euro.
Occorre solo ricordare che in Italia è consentito trasportare carichi sporgenti a patto che (vedi figura):
– sporgano solo posteriormente;
– sporgano al massimo di 3/10 della lunghezza della vettura;
– espongano alla estremità posteriore del carico l’apposito cartello: strisce rosse inclinate e 4 catarifrangenti circolari, pure rossi.
Buon viaggio e buoni voli!