Sul deltamotore e i suoi istruttori

Correva l’anno 2017, era autunno e si svolgeva l’ultimo Corso Istruttori programmato dall’Aero Club d’Italia sulla bella aviosuperficie Serristori di Castiglion Fiorentino.

Poi più nulla.

Nel frattempo, solo parlando delle mie zone, una storica Scuola di volo ha chiuso i battenti, altre tre non annoverano più la classe “Pendolare” e due istruttori purtroppo non ci sono più. In questo momento, se un mio amico di Urbino mirasse all’attestato per deltamotore, dovrebbe fare un’ora e mezzo di auto senza altra possibilità di scelta. E scendendo verso Sud le cose peggiorano sensibilmente.

Nella primavera scorsa è sembrato che qualcosa, dalle parti dell’Aero Club d’Italia, finalmente si muovesse. Anzi, pareva in dirittura d’arrivo un Corso istruttori rinnovato rispetto al passato, comprendente tre fasi: didattica, teoria, pratica. Inoltre poteva essere tenuto da qualunque scuola abilitata e non più in unica sede nazionale come in passato, oltretutto con avvio immediato della prima fase. Davvero un gran bel vantaggio questo, finalmente.

Pronti? Via. Io e diversi altri candidati abbiamo subito affrontato le lezioni di tecnica didattica presso l’aeroporto di Ravenna, divertenti e interessanti devo dire. Ottenuto questo primo step, ci è stato detto di essere abilitati all’insegnamento della teoria nelle scuole volo, in attesa dell’imminente seconda fase, sempre in aeroporto.

Fine. Stop. Buio. Più niente.

Ora non si capisce più se e cosa ci sarà, se si seguiranno le vecchie o le nuove regole, se sarà ancora necessario il tirocinio che abbiamo già svolto, se questo sarà ancora valido visto che molti lo hanno svolto ormai da molto tempo, in quale angolo d’Italia dovremo recarci, sempre se dovremo…
E tutto ciò è complicato da altri due problemi non da poco.

Primo: la parte pratica, i voli di addestramento del corso, secondo le  voci emerse (il nuovo Regolamento, sempre in dirittura di arrivo, non è mai uscito) avrebbe dovuto essere svolta presso scuole volo provviste della classe di interesse (ovviamente) e di un esaminatore AeCI per la stessa classe.

Secondo: il deltamotore da utilizzare, sempre che si possa continuare ad usare un motore due tempi (con il “rischio di grippaggio del pistone”, ricordate?) deve avere il motore entro le ore calendariali dichiarate dal costruttore (TBO a 300 ore per il classico Rotax 582), in barba al fatto che ciò non sia menzionato in alcuna normativa o regolamento, almeno per quanto riguarda gli ultraleggeri non classificati “avanzati”, per i quali è invece specificato nel DPR 133/2010.

Quindi allo stato attuale, non solo non si sa nulla sull’organizzazione delle due fasi mancanti del corso, ma anche se iniziassero domani, le scuole che potrebbero ospitare la parte pratica sarebbero solo quelle dotate di delta con motore 912 (TBO a 2000 ore nelle ultime versioni) nei cui disciplinari siano compresi almeno un istruttore/esaminatore della classe deltamotore. Io ne conosco solo una, ma spero di sbagliarmi…

Buon Natale o una prece? Fate voi.

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